Posted by on gen 15, 2021 in Cartellini MIRA, Main, Mira | 0 comments

CLASSE:
Gallica

VARIETÀ:
Rosa gallica L. ‘Versicolor’

SINONIMI:
‘Rosa Mundi’

ANNO:
XII secolo ca.

LUOGO:
dalla Siria in Francia

INTRODOTTA DA:
Luigi VII, dopo le crociate

 

Il maestro giardiniere, Carlo Pagani, la definisce ‘una vera signora vestita per il gran ballo in maschera’ [1] - In effetti questa rosa sorprende per la bellezza del fiore che cattura lo sguardo con le sue striature rosa chiaro e rosa scuro che si alternano tra loro quasi a rincorrersi in un gioco che finisce talvolta per lasciare predominare ora l’una, ora l’altra tonalità.

È una mutazione di Rosa gallica ‘Officinalis’ conosciuta come ‘Rosa Mundi’ e dedicata a Rosamund Clifford, giovane amante di Enrico II Plantageneto, re di Inghilterra, sposato per motivi di Stato ad Eleonora di Aquitania.

Si racconta che il re Enrico II avesse fatto costruire per Rosamund un casino di caccia al centro di un labirinto intricato al quale solo lui sapeva arrivare. Ma la regina, gelosa, con l’aiuto di un servitore e con la sua astuzia riuscì a raggiungere la giovane e ad ucciderla somministrandole una coppa di veleno. Quando il Re scoprì il corpo senza vita dell’amata, inconsolabile, ordinò che fosse sepolta in un convento affinché le monache se ne potessero prendere cura e che la tomba fosse ricoperta da un’aiuola delle sue rose preferite. Rosamund fu così sepolta nel convento di Godstow, era il 1176.

Due anni dopo la morte di Re Enrico, un vescovo che passava da Godstow, vedendo che dei fedeli ancora veneravano la tomba di Rosamund, fu molto contrariato, poiché la considerava una peccatrice, e così ordinò che il suo corpo venisse spostato in un cimitero, sempre nel territorio del convento, ma molto fuori mano e sembra che proprio qui spuntasse poi una rosa variegata che fu chiamata ‘Rosa Mundi’.

Sia come sia della povera Rosamund, a noi, fortunatamente, resta il suo ricordo attraverso una rosa generosa di fiori e dal delicato profumo che pur avendo una fioritura unica nella stagione, ci delizia anche in autunno con le sue bacche di colore arancione.

Infine, per gli amanti dell’arte, un pensiero al Botticelli che in più occasioni ha arricchito i suoi dipinti con la riproduzione di rose e che ci lascia un’immagine della Rosa gallica ‘Versicolor’ nella sua ‘LA VERGINE ADORA IL BAMBINO CHE DORME’  custodita presso la NATIONAL GALLERY OF SCOTLAND ad EDIMBURGO


[1]
‘Rose perdute e ritrovate’ Carlo Pagani – Mimma Pallavicini Ed. Pendragon