Posted by on feb 3, 2013 in Senza categoria | 0 comments

CURARE E POTARE LE ROSE

Estratto dal testo ‘THE ROYAL HORTICULTURAL SOCIETY – ENCYCLOPEDIA OF ROSES’ (Londra, Dorling Kindersley Limited, 2003 – Edizione italiana a cura di Maria Teresa Della Beffa, Novara, De Agostini, 2005-2007). Charles Quest-Ritson, esperto di riconosciuta fama mondiale e membro della Royal National Rose Society, e sua moglie Brigid, spiegano come scegliere, curare a mantenere sane le rose.

 

Cure colturali

All’aperto le rose sono arbusti eccellenti, che continuano a fiorire anche se abbandonate a se stesse nei giardini incolti, ma è importante concimarle, potarle, impostarle e innaffiarle affinché diano il meglio.

A volte le rose soffrono di malattie fungine: è più facile che ciò accada se le piante sono indebolite a causa di pratiche colturali errate; se ben curate, invece, non sempre subiscono ricadute annuali. La concimazione aiuta le rose a crescere più in fretta e a combattere le malattie. Si consiglia di utilizzare sostanze nutritive sono forma di concime organico o fertilizzante inorganico, e di somministrarle immediatamente prima e durante il periodo di crescita. Il modo migliore di nutrire le rose è cospargere il fertilizzante specifico sul terreno intorno alle radici in primavera e a inizio estate. Questi prodotti sono in vendita presso i vivai o, in confezioni più grosse, presso i rivenditori di prodotti per l’agricoltura. La pacciamatura è inoltre molto utile sia per aiutare le rose ad affrancarsi, sia per mantenerle sane, in quanto conserva umido il terreno e previene la germinazione delle erbe infestanti che sottraggono alle rose i nutrienti del terreno. I concimi organici, come il composto maturo, e anche la corteccia triturata sono adatti per pacciamature. Le rose non richiedono protezione contro il sole e il calore e, se innaffiate regolarmente, rispondono con una nuova crescita, per cui nei climi caldi e secchi si consiglia di innaffiare per evitare la dormienza estiva e far sì che le piante continuino a fiorire.

È fondamentale innaffiare regolarmente le rose nel periodo di attecchimento. Impregnare ogni rosa a fondo, tutto intorno alle radici, preferibilmente di sera quando l’evaporazione dalla superficie del terreno è ridotta.

Durante l’estate fissare con regolarità la nuova crescita delle rose sarmentose e rampicanti per evitare che diventino disordinate e troppo grandi per lo spazio a disposizione.

Nei climi freddi le rose possono richiedere protezione durante i mesi invernali. Il metodo per ridurre il rischio che le piante muoiano o subiscano danni a causa delle condizioni atmosferiche consiste nel proteggere la base delle piante coprendole con una pacciamatura organica costituita da materiali tradizionali, come paglia o rami di conifere sempreverdi, e proteggere le piante in vaso, ancora più sensibili agli abbassamenti di temperatura, usando il cosiddetto “tessuto non tessuto” o agrivelo. È certamente consigliabile, e meno faticoso, scegliere rose che siano adatte alle condizioni climatiche. Questa enciclopedia riporta una grande varietà di rose idonee alle temperature sotto zero (per esempio le rose Explorer selezionate a Ottawa), o ai climi caldi e asciutti (come le gigantea selezionate da Alister Clark in Australia). 

 

Spollonatura

Le rose innestate talvolta generano polloni direttamente dalle radici del portainnesto sotto terra. Tali getti sono facilmente distinguibili dagli steli “normali” in quanto le foglie e i rami sono diversi di forma, colore e misura. Staccare i polloni più profondamente possibile sotto la superficie.

INDIVIDUAZIONE DEL POLLONE Raschiare via la terra fino al colletto e verificare che il getto provenga da sotto il punto di innesto.

RIMOZIONE DEL POLLONE Staccare con forza il pollone dalla radice per scoraggiarne la ricrescita. Riempire la buca e ricompattare il suolo.

 

Protezione invernale

Nei climi molto freddi è buona norma proteggere le rose dai rigori dell’inverno. La paglia e i rami di conifere sono i materiali tradizionali, ma al giorno d ’oggi si usa comunemente il “tessuto non tessuto”.

 

Potatura delle rose

Due sono i motivi per potare i cespugli di rose: il primo è incoraggiarne la fioritura, il secondo è mantenere la forma e le dimensione desiderate. È impossibile potare una rosa troppo poco, ma è certamente possibile potarla troppo, e sono più le rose stroncate da potatori eccessivamente entusiasti che da altro.

La potatura radicale era molto praticata quando gli ibridi di tea e gli ibridi perenni erano coltivati essenzialmente per i concorsi, ma non è adatta alle rose da giardino. Per tagliare il legno giovane si usano le cesoie, mentre per il legno più vecchio e duro occorre utilizzare il troncarami o il seghetto. I cespugli di rose hanno la naturale propensione a produrre frutti e semi e, a meno che la pianta fiorisca una volta sola, rifioriscono più rapidamente se si rimuovono le infiorescenze appassite dopo la prima fioritura, tagliando i fiori appassiti. Rimuovere il minimo possibile della pianta: solo i fiori e i loro peduncoli. Non tagliare le foglie perché sono utili per rinforzare la pianta e per una rifioritura rapida. Se cimate, alcune delle rose antiche, come le portland e le bourbon, producono una seconda fioritura migliore della prima.

 

Potatura delle rose cespugliose e arbustive

Si può potare e dare forma alle rose in qualsiasi periodo dell’anno, anche se non è buona prassi intervenire quando sono in fase di crescita perché si ritarda la fioritura; l’inverno è il periodo più indicato perché, non essendoci le foglie, è più facile vedere la struttura della pianta. Per prima cosa eliminare i rami secchi e quelli che appaiono legnosi e malandati, poi potare il resto del cespuglio in relazione al tipo di rosa (vedi disegno). La National Rose Society inglese ha condotto ampi esperimenti di potatura e cimatura che smentiscono gran pane dei consigli tradizionali di potatura. Per esempio, hanno dimostrato che non è necessario tagliare gli steli proprio al di sopra di una gemma, e che non si dovrebbero tagliare i getti ciechi che non fioriscono, perché aiutano la pianta a irrobustirsi e a produrre più fiori su altri steli. In effetti, gli esperimenti hanno dimostrato che una rifilata veloce con un tagliasiepi dà risultati migliori che la potatura “tradizionale”.

Quasi tutte le rose arbustive, le rose antiche da giardino e le botaniche non richiedono interventi di potatura.

Non devono essere toccate per almeno quattro anni fino quando non si siano irrobustite e abbiano formato una buona impalcatura, dopodiché la potatura deve limitarsi al taglio del legno più vecchio fino
alla base
; in tal modo si stimola la produzione di getti nuovi, più vigorosi. È consigliabile non rimuovere più di un terzo del cespuglio ogni anno, a meno che stia diventando troppo grande per lo spazio a sua disposizione. Le floribunde e gli ibridi di tea coltivati essenzialmente come piante ornamentali da giardino si possono potare nello stesso modo; eliminare il legno danneggiato, malato e debole, e accordare il resto del cespuglio di circa un terzo.

 

Potatura delle rose arbustive

Recidere completamente uno o due dei rami più vecchi e potare di circa un terzo il resto dell’arbusto.

 

La cimatura

La cimatura è utile, nel caso di rose a fioritura ripetuta, per anticipare la nuova fioritura e impedire la formazione dei cinorrodi; questa pratica è particolarmente efficace con gli ibridi di tea. Rimuovere il fiore principale delle floribunde (sopra) quando comincia ad appassire per preservare l’aspetto decorativo del corimbo.

 

Potatura dei rami morti

Se i rami robusti e spessi seccano, tagliare il legno morto, fertilizzare la pianta e successivamente limitarsi a potature leggere.

 

Potatura e impostazione delle rose rampicanti e sarmentóse

Le rose rampicati e sarmentóse si potano come le altre. Il metodo tradizionale consisteva nel tagliare fino a terra, dopo la fioritura annuale, i rami lunghi delle vecchie sarmentóse. Questo sistema è del tutto inutile, perché i lunghi rami rifioriranno in ogni caso l’anno successivo, anche se meno abbondantemente dei nuovi getti. Il miglior suggerimento è aspettare fino all’inverno e poi tagliare tutto il legno morto o che cresce indesiderato. Questo è anche il momento ideale per fissare le rose sarmentóse che crescono su un sostegno.

Le rampicanti sono più lente rispetto alle sarmentose nello sviluppo dell’impalcatura; la potatura deve essere limitata all’eliminazione dei rami morti e al contenimento in base allo spazio a esse assegnato. È opinione comune che sia bene indurre la formazione di rami in basso, ma in pratica l’unico modo sicuro per raggiungere questo risultato sarebbe di potare radicalmente la pianta e questo potrebbe ucciderla.

In effetti, la maggior parte delle rampicanti fiorisce molto bene per anni senza nessuna potatura. Se, in seguito, si desidera potarle, si può farlo in maniera un po’ più radicale, in modo da incoraggiarle a rigenerarsi.

Quasi tutte le rose rampicanti hanno bisogno di qualche tipo di supporto: pali, piramidi, obelischi e alberi, oppure possono essere impostate a ventaglio contro muri e steccati. Sulle superfici piatte e verticali come i muri, fissare con gli appositi tasselli fili metallici distanziati di 45 cm circa, quindi legarvi con uno spago morbido i nuovi getti, che sono ancora flessibili, in modo che siano il più possibile orizzontali, per incoraggiare la crescita di nuovi rami laterali. Sulle strutture verticali come pali e obelischi, fissare i getti a intervalli regolari. Controllare tutti i sostegni di tanto in tanto e sostituire i legacci rotti e sfilacciati.

Le sarmentóse lasciate crescere sugli alberi non hanno bisogno di essere legate.

 

Come coprire un muro

Fissare le rose sarmentóse e rampicanti a una struttura di fili metallici orizzontali fissati a muri e palizzate, così da stimolare la crescita laterale e coprire tutto lo spazio disponibile; successivamente, limitarsi a cimare i getti principali troppo lunghi.

 

Impostazione delle rampicanti

Distanziare i rami principali e impostarli lateralmente. Potare le rose coltivate contro i muri e staccionate per aumentare la fioritura.

Fissare la nuova crescita per realizzare la struttura e incoraggiare la crescita laterale dei nuovi getti; legarli al filo metallico via via che si allungano.

 

Taglio dei rami malati

Rimuovere periodicamente i rami morti, danneggiati e sottili per incoraggiare le rose rampicanti e sarmentóse a produrre nuovi steli forti e sani al di sotto del livello del terreno.

 

Legature

Su muri e staccionate fissare orizzontalmente i rami principali quando sono verdi e pieghevoli ai fili metallici.